Tag – I posti che…

Il tema dei viaggi, dei luoghi cari, dei posti importanti della nostra vita… Mi chiede questo Pensieri loquaci, ed io la ringrazio per la nomina, di un po’ di tempo fa, ma anche se arrivo in ritardo io arrivo sempre.

Le regole (che noia che barba che barba che noia):

● Riportare la foto del Tag
● Citare l’ideatore del Tag: Neogrigio
● Ringraziare il blogger che vi ha nominato
● Rispondere alle domande 
● Nominare 10 blog amici, soprattutto chi ama viaggiare, e avvisarli sulla loro bacheca, o comunque sincerarsi che abbiano ricevuto la nomination
● Aggiungere tra i Tag “ I posti che Tag” 
● Inoltrare le vostre risposte al creatore del Tag (sempre Neogrigio), nominandolo come undicesimo o inoltrandoglielo per altra via.

E siamo finalmente arrivati alle domande! Anzi, prima un avvertimento, un po’ come le istruzioni per l’uso:
E’ importante specificare che per posto non si intende esclusivamente una città, è infatti possibile anche menzionare un monumento, una piazza, una vista, qualsiasi cosa che abbia suscitato un’emozione, e se si è indecisi anche più soggetti per risposta. (Per altre domande, consultare il foglio illustrativo)

Posso partire? Ma sì…
Il posto …

1 … che porti nel cuore
La casa in montagna che mi ha vista crescere fino ai quindi anni, quel suo odore di legno e di fresco anche ad agosto, e la proprietaria anziana con un’anima da ventenne. Lo porto nel cuore perchè ha fatto parte della mia vita, delle mie abitudini, delle mie certezze, della mia crescita.

2 … più divertente
Andrò contro corrente, ma forse i luoghi in cui ho riso di più, in cui ho scherzato di più, sono le mura della mia scuola, e le strade del centro della mia città. Mi sono divertita a Mirabilandia, mi sono divertita al mare, mi sono divertita nella mia camera, ma con gli amici mi sono divertita ovunque. Anche a scuola, a ridere dietro le spalle dei professori e rubare una parola ad ogni sua distrazione. Ci vuole tecnica.

3 … più commovente
Il cinema. Perché un bel film ti emoziona, ti scalfisce nell’anima, ti fa ridere ma anche piangere, raccontandoti una storia che tu ti rappresenti in un modo, e tutti gli altri in mille e infiniti modi diversi.

4 … più deludente
Le discoteche. Non le sopporto, nel caos che si crea, nella musica esageratamente alta, come una mitragliatrice, nel rispetto che manca, nell’aria che pare soffocare, in tutto. E peggio ancora quelle discoteche che dettano legge, che se non ti vesti in un certo modo non ti lasciano nemmeno entrare. La vita è troppo bella per rinchiudersi in una giostra rumorosa.

5 … più sorprendente
Bergamo alta. Sono partita con i miei genitori, e mi aspettavo una città come tutte le altre. Ero scettica, forse nemmeno curiosa. E poi mi sono trovata davanti la perfezione, una città che di sera è poesia, di giorno una canzone, e i suoi abitanti di una gentilezza assoluta.

6 … più gustoso
La Sicilia, produttrice industriale di dolciumi e pietanze irresistibili. Dagli arancini ai cannoli, dalla pasta alla norma alle granite, dalle paste di mandorle alla cassata. Ricordo la Sicilia per i suoi luoghi incantevoli, ma la sua cucina ha lasciato il segno.

7 … che ti hanno lasciato un ricordo particolare
Budapest, in Ungheria. È stato il mio primo viaggio all’estero, con la scuola, il mio primo viaggio senza i genitori, il mio primo soggiorno in una famiglia non mia, straniera, un insieme di tante prime volte che non posso dimenticare. Bello, molto.

8 … più romantico
Il lago di Como. Sono dell’idea che un lago, la riva del lago, siano i luoghi più romantici, nel loro silenzio, nel leggero fruscio dell’acqua quasi ferma, e le pinne dei pesci che si vedono e non si vedono.

9 … che vorresti rivedere
Londra. Vorrei rivederla infinite volte, un viaggio che ogni anno vorrei ripetere. Londra è una di quelle città che ti restano nel cuore, ma non come un ricordo. È una città che ti martella dentro per farti tornare, è unica, in tutto. E si respira un’aria che non ho trovato da nessun’altra parte.

10 … dove ti piacerebbe andare
In Polonia, passando anche per il campo di concentramento di Auschwitz. Lo so, è un desiderio forse giudicabile strano, ma credo che non ci si possa rendere veramente conto di ciò che stato quel massacro, senza penetrare in quelle mura, respirare quell’aria. Ma vorrei andare anche in Francia, a Parigi, e passare per i castelli della Loira. E poi, certo, vorrei andare nella sua cameretta.

Nomino… chi nomino?
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Buon viaggio!