Christmas Tag

Ho ricevuto ben quattro nomine e ancora non siamo giunti a Natale, per cui ringrazio di cuore mifo60Una vita non basta blogWords in freedom blog e Racconti dal passato, e chiunque altro che da qui a natale volesse nominarmi. Perché lo dico? Perché questo Tag ormai ha un’esistenza propria, penso di averne letti una ventina in un solo giorno, ed ora che devo scrivere il mio, sarò certamente banale. 

Chiede Shioren “Quali sono le 3 cose che non possono mancare nel tuo Natale?”. 

Non deve mancare mai la famiglia. La famiglia con cui trascorrere la vigilia di Natale, e raccontarsi tutto quello che in un anno è cambiato, perché il tempo sembra non bastare mai per stare insieme. Non deve mancare la famiglia, felice di sedere allo stesso tavolo, calda come un grande abbraccio anche quando viene a mancare una delle anime, un nonno, un padre, una madre, e si vorrebbe solo piangere, eppure la famiglia c’è. Non deve mancare perché la famiglia è il Natale. È il mio Natale. Lo è da quando sono nata, e quanto è cambiato da allora, quante persone sono scese dal treno e quante sono salite alla fermata successiva. Eppure la famiglia è il rifugio più bello, più dolce, morbido come una carezza, è il mio cantuccio di quando ho voglia di coccolare ed essere coccolata, magari sotto l’albero di Natale, davanti ad un piatto di tortellini in brodo, oppure a giocare con la carta da regalo tutta strappata. Può cambiare tutto, la casa, il tavolo, la città, ma la famiglia ci deve essere. Con tutte le sue difficoltà e i suoi difetti, perché in fondo non è facile essere una famiglia, ma a Natale non importa più niente, nessun vecchio rancore, nessuna guerra aperta, a Natale ci si scambia i sorrisi più sinceri, e mentre magari la neve scende, tra le portate scivola un senso di pace e di gioia che in un anno intero probabilmente è difficile provare. 

Non deve mancare il pensiero, racchiuso tra i regali di Natale sotto l’albero, perché ormai va di moda comprare l’universo, va di moda spendere i propri soldi per gli altri, come se uno scontrino possa sostituire un biglietto di auguri. E allora non deve mancare il pensiero, la vera sostanza di quei regali di Natale preziosi, un pensiero silenzioso, scritto tra le righe, in uno sguardo, in un abbraccio, un pensiero che dice “Ho fatto il possibile, questo è il mio pezzetto di mondo per te, perché tu sia felice”. Basta poco, basta dirselo in faccia dimenticando ogni incomprensione, “È Natale, portiamo la pace”, e quel rumore della carta da regalo che piove sul pavimento non è che un grido, delle lame spezzate e buttate via, un grido di gioia e di futuro assieme. Non può mancare il pensiero nemmeno per chi è lontano, perché il Natale è ovunque, e nel nostro percorso di vita abbiamo seminato aspettative, rapporti importanti, anche brevi, anche di un solo giorno, ma a Natale meritano di essere ricordati. Non può mancare una parola per chi non possiamo nemmeno guardare in faccia il giorno di Natale, non sappiamo che cosa farà, con chi lo trascorrerà, ma nel nostro letto di pensieri riserviamo loro un messaggio, lasciamolo volare nel vento e assorbire l’essenza dell’inverno, anche se è una storia ormai passata, anche se é una storia ormai finita. A Natale possiamo sempre fare il primo passo. Con un pensiero, onesto, limpido, gentile. Perché in fondo un pensiero può cambiare tanto, un pensiero per chi non ha nulla, per chi non ha nessuno, può significare tanto, come un abbraccio stretto stretto. 

A Natale non può mancare la gioia, e se non è gioia è almeno un sincero sorriso, quando percorro le strade del centro e mi lascio illuminare dalle luminarie colorate, mi lascio accarezzare da chi cammina come se volasse, mi lascio avvolgere dai canti di Natale che scivolano sul pavimento. È una sensazione contagiosa di pienezza, come se tutto fosse esattamente al proprio posto, come se il mondo si reggesse in un equilibrio per una volta stabile. E in questi sorrisi non possono mancare quei piccoli gesti gratuiti che rendono il giorno di Natale un poco più felice, per gli altri, ma anche per noi stessi. Basta guardarsi attorno, rivolgere uno sguardo a chi non ha regali da scartare, neppure un tavolo attorno a cui cenare, chi non ha nulla e a Natale riceverà forse un poco di solitudine in più, e allora dietro al nostro sorriso proviamo ad accogliere anche il loro, nelle nostre corse in cerca del regalo perfetto proviamo a pensare anche a loro. Secondo me il Natale non può essere completo se non ci soffermiamo per un attimo a pensare a quanti questo Natale non lo possono vivere davvero, eppure lo meritano, come tutti, lo vogliono, come i bambini, ma non possono. E basta solo un sorriso, un gesto, un piccolo dono, non ci costa nulla ma ci arricchisce, come un investimento per il nostro patrimonio di valori, e per il Natale di tutto il mondo. Natale è amore e solidarietà. 

Ho risposto, e probabilmente sembrerà l’omelia di un prete, il rimprovero di una madre, l’insegnamento di un professore, ma ho deciso che il mio Natale sarà quest’anno anche un poco riflessivo. Così. 

Non nomino nessuno, semplicemente perché è Natale, sono arrivata tardi con questo Tag, e sono sicura che in tanti lo avranno già letto, commentato, diffuso, oppure desiderato, in silenzio, ecco: partecipate quando volete, come volete, chiunque voglia rispondere è libero di farlo, è Natale, siamo tutti più buoni. 

E che felice Natale sia!

14 pensieri su “Christmas Tag

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